AL ‘BENITO STIRPE-PSC ARENA’ IL BACK STAGE 1928, MAI DIETRO LE QUINTE
FROSINONE – E’ il giorno della conferenza stampa di presentazione del Ristorante all’interno del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’. Si chiamerà Back Stage, originale nel suo significato intrinseco, e costituirà l’ennesimo tratto identificativo dello stadio del Frosinone, un altro tra gli obiettivi raggiunti a 5 anni dall’inaugurazione della struttura. Il direttore dell’Area Marketing & Comunicazione del Club, Salvatore Gualtieri, e l’amministratore delegato della Enoteca La Torre che unirà alla gestione del nuovo Ristorante quella già in essere della Guest Area, hanno spiegato ai cronisti tempi e metodi del ‘via’ a questa nuova iniziativa.
E’ Gualtieri che fa gli onori di casa nel suo breve intervento: “Oggi, con Michele Pepponi, proprietario della Enoteca La Torre che si occuperà della gestione del Ristorante che apriremo all’interno del ‘Benito Stirpe’, sveliamo il nome e una serie di dettagli operativi ad esso legati. Si chiamerà Back Stage 1928 (nel frattempo scorre un video), dove 1928 è la data di fondazione del Frosinone Calcio. L’idea nasce dopo aver immaginato lo Stadio Benito Stirpe come il teatro dei successi del Frosinone Calcio. In ogni teatro c’è un palcoscenico, l’unico luogo visibile da tutti gli spettatori, sul quale si esibiscono gli attori. Oltre quel palcoscenico – ha proseguito il dirigente – c’è molto di più e spesso, nella maggior parte degli stadi, nessun altro luogo, oltre il terreno di gioco è accessibile a tutti. Al “Benito Stirpe” questo è possibile. La posizione del pub ci ha permesso di sviluppare il concetto di luogo di aggregazione pre e post gara nelle vicinanze del terreno di gioco, il luogo dove lo spettacolo ha la sua massima espressione. Il concetto espresso non si limita però solo agli eventi sportivi, in quanto lo Stadio ‘Benito Stirpe’, così come è stato pensato, è il luogo ideale anche per ospitare manifestazioni extra calcistiche, come ad esempio concerti. La scelta di utilizzare un termine diverso dal gergo calcistico ci permette di allargare i nostri orizzonti oltre quello che può sembrare l’unica destinazione di uno stadio. Proprio per queste ragioni abbiamo pensato al terreno di gioco come palcoscenico dello spettacolo e il suo pub come il retro del palco”.
“Al momento – ha concluso Gualtieri – non ci sono in Italia stadio vivibili a questi livelli. E ne è sicuramente orgoglioso Michele Pepponi che si è lanciato con noi in questa iniziativa innovativa. Il ‘Back Stage’ verrà aperto l’8 marzo, il giorno della Festa della donna. Michele Pepponi ora ci darà qualche informazione sull’attività del Ristorante e su quello che potrà offrire al pubblico”.
E’ quindi intervenuto Pepponi, che è entrato maggiormente nei dettagli pur non andando a svelare alcuni aspetti specifici: “Ringrazio in primo luogo il presidente Maurizio Stirpe e tutta la Società per averci dato l’opportunità di raccogliere questa sfida. Stiamo facendo una cosa che in Italia non esiste. Gestire un bar o un’Area di ristoro all’interno di uno stadio è coda abbastanza comune, vivere lo Stadio in questa maniera è una cosa del tutto originale. Non a caso un ristorante più famoso al mondo segnalato con le Tre stelle Michelin è all’interno di uno stadio. Questa sfida quando ci è stata lanciata ci ha sinceramente incuriosito. ‘Enoteca La Torre’ di cui sono a.d. avrà così il sesto ristorante del Gruppo, tutti totalmente diversi tra di loro. Ma il Back Stage ha una caratteristica unica: dovrà adattare – ha spiegato Pepponi – la propria cucina ai vari momenti della giornata e di un interno anno. Questo luogo dovrà essere fruibile da una popolazione intera e non solo da chi vive lo stadio in occasione di una partita. Magari anche da chi fa sport attorno allo stadio o chi accompagna i bambini in piscina. Sarà un’attività che cambierà di volta in volta nel corso dell’anno, a seconda delle situazioni e delle esigenze. Quello che possiamo anticipare è che si svolgerà su due piani. Un piano terra con un look britannico, un locale nel quale si va anche a vedere la partita. Sarà aperto dalla mattina, il piano terra fruibile a pranzo e a cena, con un bancone bar anche molto importante. Il piano terra sarà predisposto per la parte di giorno, nel pomeriggio svilupperà anche con una caffetteria di livello. E poi la sera si salirà al piano superiore, per la cena. Quindi due piani distinti tra loro ma una cucina che si adeguerà ai momenti della giornata. Manterremo anche la zona dedicata all’Ospitalità in occasione delle partite. La nostra sfida però sarà quella di allargare il ristorante al pieno terra in occasione delle partite per permettere di accogliere un certo numero di tifosi, con una sorta di ospitalità ad hoc. I locali si presteranno molto per accogliere anche eventi di privati, l’intento sarà quello di farlo vivere in parallelo con la stagione calcistica ma come è stato già detto dal direttore Gualtieri anche al di fuori delle partite. Stiamo selezionando ragazzi e ragazze, vi lavoreranno circa 15 persone. Voglio ringraziare anche l’architetto Cialfa che ci ha supportato in tutti i nostri ristoranti con il quale siamo riusciti a raggiungere una sintesi con le esigenze del Frosinone Calcio e le nostre”.
Ufficio Stampa Frosinone Calcio