IL DIRETTORE ANGELOZZI: “CON GROSSO IL FROSINONE INIZIA UN NUOVO PERCORSO”

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FROSINONE – E’ il giorno della presentazione di mister Fabio Grosso, nuovo tecnico giallazzurro. Ed è chiaramente il direttore dell’Area Tecnica del club giallazzurro, Guido Angelozzi, a fare gli onori di casa. Tocca al dirigente la presentazione del campione del mondo del 2006, un ragazzo che al suo arrivo nella ‘conference hall’ nella pancia dello stadio ha mostrato una giovialità e semplicità disarmanti.

Direttore Angelozzi, com’è maturata la scelta di puntare su Grosso?

“Buongiorno a tutti, diciamo subito che la scelta di Fabio Grosso è stata pienamente condivisa con il presidente Maurizio Stirpe. Dopo la gara con il Lecce abbiamo parlato con il mister Nesta, eravamo convinti di ripartire con lui. Poi abbiamo riflettuto due giorni, valutando tante cose in quelle ore. Lunedi poi ci siamo rivisti con Nesta e colgo l’occasione per ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per me  quando sono arrivato e per tutti noi. Mi assumo anche la responsabilità, perché magari non sono stato in grado di aiutarlo in questi mesi. Lo ringrazio ancora e sono convinto che tornerà ad essere l’allenatore capace di prendersi le giuste e meritate soddisfazioni. Per quanto riguarda Grosso, lo conosco da tanto tempo. Ebbi la fortuna di averlo accompagnato nel calcio importante, poi lui dopo la grande carriera da calciatore ha iniziato un percorso da tecnico con la Juve Primavera. E debbo dire che ai tempi del Sassuolo ci fu anche un momento in cui pensai di portarlo sulla panchina della squadra emiliana ma qualcuno mi disse di aspettare, più che altro per l’età del ragazzo. Ho continuato a seguirlo a lungo, come allenatore e come uomo, sin dalla prima esperienza di Bari. Quando se ne è prospettata la possibilità, sono andato subito diretto su di lui. Voglio anche rivelare quello che ci siamo detti alla prima telefonata. L’ho chiamato e gli chiedo: mi ti piacerebbe venire ad allenare il Frosinone? Lui mi risponde senza esitazione: sto partendo. E aggiunse: dopo la partita col Lecce aveva confidato ad un amico “mi piacerebbe allenare il Frosinone”. Così è nata la scelta di allenare il Frosinone ma anche perché conosco il suo modo di lavorare da allenatore e so cosa può dare. Ma una volta che bisognava cambiare il tecnico, ritorno con la mente alle parole dette alla mia presentazione: dissi che volevo portare un cambiamento di mentalità all’interno, di avere un gioco propositivo”.

La scelta di sostituire Nesta è maturata solamente dopo la sconfitta con il Lecce o già in precedenza era stata valutata quest’ipotesi?

“Mai valutata l’ipotesi di licenziare Nesta. E’ maturata solo la domenica dopo la gara con il Lecce facendo quelle riflessioni insieme al presidente Stirpe di cui ho parlato poc’anzi. E poi abbiamo deciso il lunedi mattina, di cambiare a malincuore”.

Direttore la scelta di Grosso è per cercare di raggiungere l’ottavo posto o per prevenire ulteriori complicazioni in classifica?

“La scelta di Grosso è essenzialmente per cercare di iniziare un percorso nuovo. Per dare una mentalità diversa, di gioco propositivo che abbiamo in mente per il futuro”.

Grosso ha firmato per tre mesi, ma con opzione anche per l’anno prossimo?

“Il contratto lo abbiamo stipulato in maniera talmente veloce che nemmeno abbiamo pensato ai dettagli. Fabio è venuto con entusiasmo, ci ha detto: lavoriamo. Conosceva il presidente Stirpe per averlo incontrato tempo addietro e ha ribadito che la scadenza contrattuale non sarebbe stata un problema. La nostra idea comune è cercare di iniziare un percorso insieme”.

Direttore da uomo di calcio quale lei è, si aspettava onestamente di più dai giocatori che sono arrivati dal mercato invernale?

“Mi aspettavo di più da tutta la squadra. Tra quelli che sono arrivati, qualcuno ha reso e qualcun altro sta facendo fatica tipo Millico che ha patito qualche infortunio. Ma sono altresì convinto che tutti ci daranno una mano a crescere. Quando le cose come ora non stanno andando come debbono andare, sono tutti coinvolti nelle difficoltà”.

Come mai negli ultimi tre mesi nonostante risultati poco soddisfacenti non si è mai andati in ritiro?

“Se uno andasse in ritiro convinto di fare risultato, lo farei sempre. Il Presidente ci ha bacchettato a tutti, da domenica prossima si va in ritiro prima della gara con la Reggiana. Ognuno di noi deve sempre avere una coscienza professionale, tenere sempre un certo comportamento. Sono scelte che rispetto quella del Presidente ma non è detto che andando in ritiro si vincano le partite”.

Direttore l’ambiente è abbastanza sfiduciato per come stanno andando le cose: in ottica prossima stagione che tipo di Frosinone possono attendersi i tifosi ? Su cosa si punterà per ripotare entusiasmo?

“Capisco l’amarezza dei tifosi. Ma debbono comprendere anche che nell’arco di una stagione ci sono dei momenti alterni ed anche di difficoltà. E ci può stare qualche defaillance. Anche se non c’è pubblico negli stadi, abbiamo sentito la loro vicinanza. Da parte nostra dobbiamo cercare di finire in bellezza e portare avanti quel programma di cui abbiamo parlato con il Presidente, secondo una adeguata filosofia e un calcio sostenibile. E spero di portarlo avanti con mister Grosso.”

Giovanni Lanzi

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