LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER GROSSO PRE BRESCIA-FROSINONE

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FROSINONE – Prima della partenza per Brescia le parole del tecnico del Frosinone, Fabio Grosso, in vista della gara di domenica al ‘Rigamonti’.

Mister, Lucioni e Mazzitelli come stanno? Sono pronti per giocare? Boloca, invece, riuscirà a recuperare per Benevento?

“Per questa partita abbiamo fuori Borrelli e Boloca, tutti gli altri sono convocati ovviamente con una differenza di possibilità di impiego. Lucioni e Mazzitelli potranno invece essere impiegati per una parte di gara. Per Kone siamo al limite, spero per la prossima gara di fare la stessa cosa che ho fatto ora proprio con Lucioni e Mazzitelli. Abbiamo avuto qualche problemino in settimana, qualcuno ha lamentato degli acciacchi ma la cosa certa è che in campo andranno i giocatori che stanno bene perché c’è bisogno di fare una grandissima prestazione per fare un bel risultato”.

Quando si incontra un avversario che ha vissuto diverse vicissitudini come un recente doppio cambio di allenatore, che tipo di insidie si possono trovare? In quali aspetti il Brescia potrebbe mettere in difficoltà il Frosinone?

“L’errore più grande che potremmo commettere è quello di pensare a quello che accade fuori dal campo, distraendoci. Invece noi dobbiamo focalizzarci sul campo di gioco, sapendo che andremo ad affrontare una squadra con grandi qualità che alla 25.a giornata dello scorso campionato era prima in classifica a testimonianza del fatto che questo è un campionato nel quale appena abbassi la guardia vai in difficolta. Il Brescia è una formazione che ha all’interno degli interpreti forti, ha le soluzioni per darci fastidio. Noi questo lo sappiamo ma allo stesso tempo sappiamo anche che alzando il nostro livello possiamo creare problemi a tutti”.

Al ‘Rigamonti’ si preannuncia un clima infuocato viste le ultime vicissitudini in casa Brescia. Che insidie nasconde questa sfida? Vista la situazione non ottimale in classifica del Brescia pensa che il suo collega Clotet giocherà a viso aperto o magari utilizzerà un atteggiamento più guardingo?

“Per quanto riguarda la prima parte della domanda, mi riallaccio a quanto ho detto in precedenza: quello che accade attorno influisce relativamente, è determinante quello che accade sul terreno di gioco e lì noi dovremo farci trovare prontissimi. Clotet è un allenatore che conosco, stimo e rispetto. Non so cosa farà, noi non sappiamo mai cosa faranno gli avversari. Quindi ci prepariamo a varie soluzioni e poi dovremo essere in grado di saper scegliere insieme quelle che sono più adatte al momento”.

Nel 2019 ha allenato il Brescia e domenica torna al Rigamonti da ex. Quanto è cambiato e maturato lei in questi anni?

“Il tempo che passa e l’esperienza maturata sicuramente ti insegnano e arricchiscono. Negli errori che commetti poi trovi degli spunti per essere migliore di quello che eri. Io non mi voglio accontentare di migliorare, sono sempre alla ricerca di fare passi in avanti. Pretendo tanto da me, anzi tantissimo e tanto dai ragazzi. Continuerà ad essere così fino a quando uno ha l’energia e la voglia di mettersi in discussione e cercare di crescere”..

Per lei il match contro la squadra del presidente Cellino, visti anche gli strascichi della sua esperienza a Brescia, ha un sapore particolare? Quanta voglia ha di prendersi una rivincita personale lì a Brescia?

“Nessuna voglia di prendermi una rivincita e nessun sapore particolare”.

Fermo restando che nel suo Frosinone tutti cooperano con uguale impegno per il raggiungimento dell’obiettivo, da qualche gara sta diventando cruciale Mulattieri, per partecipazione alla manovra e bravura in fase di assistenza e conclusiva. Ritiene che, in prospettiva, possa ritagliarsi un ruolo importante anche in massima serie?

“E’ un giocatore forte, sta facendo bellissime partite. Ma lui è tra quelli che in settimana non è stato al top. Spero possa esserlo domenica perché per noi è un elemento forte come lo sono gli altri giocatori offensivi della nostra squadra. Abbiamo giocatori in grado di essere protagonisti in ogni gara del nostro campionato”.

Baez che tipo di calciatore è e dove può giocare nel suo scacchiere tattico?

“Mi piace, ha gli occhi vivi, tante energie, è presente nel gioco. Sa giocare al calcio, ha caratteristiche fisiche importanti. Può ricoprire tantissimi ruoli e noi cercheremo di impiegarlo nella maniera migliore per cercare di fargli esprimere al meglio le sue qualità”.

Al netto dei recuperi e dopo le difficoltà riscontrate con la difesa a 3 nel primo tempo della gara casalinga con il Modena, ci sono possibilità di rivedere questo schieramento anche a Brescia?

“Sì ci sono delle possibilità come ci sono state in passato, esattamente come ci sono state anche partendo a 4 e poi giocando a 3. Non è il modulo che ci caratterizza, sono altre le caratteristiche da mettere in campo. E noi cercheremo di utilizzarle tutte, in questa partita sarà fondamentale”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

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