AL PALACASALENO COTALI E INSIGNE FANNO FESTA CON 350 BAMBINI

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Bellissima mattinata al Palasport di Frosinone, a due passi dallo stadio ‘Benito Stirpe-Psc Arena’. Passione, cultura e sport hanno trovato la loro ideale coniugazione grazie al progetto ‘Abc dello Sportivo’ ideato e organizzato dai Centri Giovanili ‘Don Mazzi’. Ospiti d’eccezione due tra i grandi protagonisti della fantastica cavalcata del Frosinone, il difensore Matteo Cotali e l’attaccante Roberto Insigne. A dettare i tempi, a curare i dettagli, a fare da ‘collante’ sul parquet del Palasport tra oltre 350 bimbi festanti ma attentissimi della Scuola Primaria ‘Ignazio De Luca’ del Capoluogo, il giornalista veronese Alberto Cristani, responsabile del progetto Abc dello Sportivo. Al suo fianco una macchina organizzativa perfetta, ampiamente rodata nel percorso che l’ha vista tracciare in lungo e in largo la Penisola: “A Frosinone – ha detto Cristiani – abbiamo trovato un ambiente fantastico, una partecipazione di davvero di grande livello”. Con Cristani hanno collaborato fattivamente Giovanni Mazzi in qualità di presidente dei Centri Giovanili don Mazzi, il responsabile della Exodus Cassino, Luigi Maccaro, Aldo Terranova del Coni Frosinone, Raffaele Delle Cave Responsabile Area Eismann e Tiziano Minotti venditore Eismann.

Insigne e Cotali, come detto, sono stati le ‘guest star’ dell’incontro. Subito chiamati sul parquet, hanno raccontato le loro storie, l’approccio allo sport e quindi al calcio.

L’attaccante ha scelto simpaticamente di rompere il ghiaccio e l’emozione andandosi ad ‘immergere’ tra i bambini, ha dato il ‘cinque’ a tutti mentre Cotali ascoltava gli interventi introduttivi.

E così abbiamo scoperto anche cose simpatiche dei due calciatori. L’attaccante di Napoli: “Mi sono avvicinato al calcio all’età di 6 anni ma c’è un aneddoto che vi racconto: io andavo in bicicletta ma un bel giorno mi accorsi che ero rimasto da solo perché tutti i miei amici giocavano al calcio. E così ho provato e… eccomi qui. Il calcio è il mio lavoro e io amo il lavoro che faccio. Una cosa mi sento di poter dire a questi bambini: seguite i vostri sogni fino in fondo. Ma in famiglia il calcio è nel dna, nostro padre ha giocato anche se non ad alti livelli non è stato fortunato come mei e mio fratello ma ci ha tramandato la passione. La scelta di Frosinone? Ogni volta che ho giocato, nella mia carriera, qui a Frosinone restavo affascinato dai tifosi: la mia scelta è stata sicuramente spinta in discesa dalla voglia di far felici questi tifosi. E spero di poterlo fare ancora a lungo”.

Cotali ha invece raccontato la splendida stagione e ha dato anche lui un consiglio ai bambini: “Siamo un grande gruppo, qui abbiamo vissuto delle emozioni pazzesche per tutta la stagione, qui a Frosinone siamo stati letteralmente trascinati dalla grande passione dei nostri tifosi. A tutti questi bimbi mi sento di poter dire che lo sport aiuta nella vita, valorizza quello che abbiamo dentro, esalta lo spirito di aggregazione, ci permette di stare insieme con gli amici, regala prima di ogni cosa tante soddisfazioni personali. La mia passione per il calcio? Mio padre tifosissimo della Juve e ci ha trasmesso questa sua passione immensa”. E ancora Insigne sulla stagione del Frosinone: “Per noi con tutta quella gente che ci sosteneva era come giocare con un uomo in più in campo, cose indimenticabili, emozione fantastica”. Il gran finale per Cotali e Insigne, prima delle decine di selfie e autografi, arriva con gli abbracci con un bambino-simpatia: “Roberto, tu sei il mio bomber preferito di tutto il mondo. E tu Matteo sei il mio difensore preferito del mondo…”.  Si chiude con questo abbraccio che virtualmente vale per tutti questa splendida mattinata di gioia al Palasport di Frosinone.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

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