LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER GROSSO PRE FROSINONE-PERUGIA

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FERENTINO – Alla vigilia della partita con il Perugia il tecnico del Frosinone, Fabio Grosso, nella consueta conferenza stampa che si è tenuta subito dopo l’allenamento di rifinitura.

Mister Grosso, che Perugia affronteremo? Quali sono le caratteristiche tecnico-tattiche alle quali il Frosinone dovrà stare più attento?

“Il Perugia si è rinforzata, è una squadra importante come d’altronde lo sono tutte in questo campionato. Conosciamo quali sono i loro pregi, abbiamo intravisto quali potrebbero essere i loro difetti. Cercheremo di fare la nostra partita come sempre, mettere grande ritmo e intensità per cercare di fare uscire durante la gara le nostre qualità”.

Quali sono le condizioni fisiche di Casasola, Ricci e Cicerelli? Sono pronti per poter partire dal primo minuto?

“Sono ragazzi che ci hanno raggiunto alla fine del mercato, giocatori di qualità che siamo contenti di avere con noi. In questo momento, essendosi allenati per tanto tempo da soli, non hanno ancora il ritmo della intera partita. Saranno con noi, potranno tornare utili nell’arco dei 90’”.

Gli ultimi arrivi hanno indubbiamente alzato la qualità della squadra ed i tifosi sono tornati a sognare. Avvertite maggiore pressione e responsabilità rispetto a come eravate partiti a luglio?

“Con i ragazzi parliamo spesso, questa è una cosa che ci siamo detti sia prima che dopo. La responsabilità la dobbiamo avvertire sempre, come ho detto anche nel passato. Quella responsabilità di rappresentare una Società seria, una tifoseria passionale e una squadra che nel recente passato ha sempre fatto molto bene. Siamo contenti dell’entusiasmo che si sta creando, non dobbiamo pensare a cose diverse rispetto a quelle sulle quali abbiamo ragionato fino ad oggi. Dobbiamo pensare a lavorare, a mettere sul campo le qualità e migliorarle giorno dopo giorno perché solo così potremmo cercare di divertirci in questo campionato. Come dico sempre ai ragazzi, le cose che si vogliono fare non vanno dette ma bisogna sudare e lavorare per raggiungerle”.

Gli ultimi acquisti sono elementi di qualità ed alcuni possono ricoprire più ruoli. Crede che in particolari occasioni o magari durante la partita i nuovi arrivati le consentiranno di cambiare il modulo 4-3-3 sul quale lei ha giustamente puntato?

“E’ una cosa che ho ripetuto già diverse volte e la ribadisco: credo poco nel numero del modulo, in campo vanno le caratteristiche dei giocatori. Quando c’è il fischio d’inizio si parte con determinati numeri però poi ci si muove in campo e si cerca di occuparlo in una determinata maniera. Durante l’arco della gara abbiamo giocato con il 4-3-3, abbiamo sfruttato le caratteristiche dei nostri attaccanti, altre volte ci siamo messi con due attaccanti pesanti, abbiamo messo un trequartista alle spalle della punta, abbiamo stretto un terzino e allargato un esterno. Non esistono per me moduli, esiste l’occupazione del campo che dobbiamo continuare a cercare di fare nella giusta maniera”.

A che punto è il processo di crescita dei giovani in rosa? Elementi come Koblar, Klitten, Manzari, Satariano riusciranno a trovare nel breve spazio consistente nell’undici in campo?

“Comunque sono ragazzi che hanno delle qualità ed anche questo lo abbiamo sempre detto. Ora sono arrivati altri giocatori con ottime qualità, si stanno inserendo alla grande e, per fare riferimento a questa domanda, domani non saranno tra i convocati Kremenovic, Klitten, Koblar e Satariano. Però credo nelle loro qualità e sono convinto che nell’arco della stagione tutti daranno una mano per cercare di compiere il miglior percorso”.

Come sta Novakovich ed eventualmente come cambia il modo di giocare del Frosinone con la presenza di un centravanti puro?

“Novakovich sta sempre meglio perché ovviamente gli allenamenti permettono sempre di migliorarti. Cerchiamo di mettere tutti nelle migliori condizioni per essere protagonisti in campo, soprattutto perché con queste regole puoi partire con 11 giocatori e poi sostituirne 5, quasi il 50% e non è poco. Noi abbiamo la fortuna di poterlo fare con giocatori di qualità, stiamo rimettendo in forma giocatori che hanno avuto dei problemi e stanno arrivando alla forma ideale altri che ci hanno raggiunto tardi. E questo aspetto per noi deve essere un valore aggiunto per il campionato. Sentirsi tutti all’interno della squadra, diventare squadra perché siamo ancora un gruppo di giocatori che lo vuole diventare e cercare ogni partita di dare il massimo per poter uscire dal campo senza rimpianti”.

In futuro vedere in campo in contemporanea Canotto, Ciano. Garritano e Novakovich (in questo caso si parla di 4-2-3-1) può essere possibile fin dall’inizio o solo a gara in corso.

“Tutto può essere possibile, sono giocatori di grandissime qualità ed elementi offensivi. Ma ci sono anche altri ragazzi che hanno delle qualità in quei ruoli. Di volta in volta toccherà a me fare delle scelte, sarò contento quando mi metteranno in difficoltà. E poi, ripeto, si parte in 11 e si può sostituire quasi il 50% della squadra. Dobbiamo essere bravi a tenere i ritmi sempre alti, a saperli mantenere nel finale perché le partite sono lunghe e possono cambiare molte volte”.

Quante sono le possibilità che contro il Perugia manderà in campo inizialmente lo stesso undici di Vicenza?

“Ci sono buone possibilità, ancora non ho deciso al 100%. Abbiamo fatto una buona gara al ‘Menti’. Non avevamo iniziato nei primi 10’ al meglio però i siamo ripresi ed abbiamo disputato un buon incontro. Ci sono dei giocatori che spingono ed hanno qualità. Vedremo, non mi piace dare vantaggi agli avversari anche se credo che cambi poco”.

Durante questa sosta come ha visto i suoi ragazzi? Questi primi risultati hanno creato entusiasmo?

“Abbiamo sentito quell’entusiasmo di cui parla. Non dobbiamo chiedere nulla, ma è necessario che la modalità che applichiamo durante le gare porti a trascinare la tifoseria che da sempre è passionale e rappresenta un valore aggiunto per questa squadra. Siamo contenti di poter giocare in casa dopo l’esordio, vogliamo lasciare il segno nel nostro stadio. Che è importante, all’interno del quale si sente il calore della gente. E noi dobbiamo meritarci tutto questo. Abbiamo un solo modo per farlo: andare in campo, dimostrare di essere una squadra e fare di tutto per cecare di ottenere un risultato positivo”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

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