LA CONFERENZA STAMPA DI NESTA POST FROSINONE-PERUGIA

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FROSINONE – Alessandro Nesta è preceduto in sala stampa dal collega Serse Cosmi, letteralmente infuriato per l’atteggiamento della propria squadra. Un fiume in piena il trainer dei Grifoni che usa anche parole forti per definire la prova dei suoi. Da parte sua il tecnico del Frosinone incassa la quarta vittoria di fila, ottenuta al culmine di una settimana complicato sotto il profilo degli infortuni che anche durante lo svolgimento della partita hanno messo fuori causa prima Ciano e poi Maiello. Per la cronaca il Frosinone (e Bardi) ha allungato l’imbattibilità della porta a 396’ totali (dal 54’ di Frosinone-Pordenone), Rohden ha festeggiato la sua 100.a gara tra i prof in Italia col secondo gol consecutivo e Szyminski ha festeggiato l’esordio ufficiale con la 50.a gara tra i professionisti sempre in Italia ed una prova maiuscola al pari di tutti i compagni.

Abbiamo ascoltato poco fa il collega Cosmi: ha detto che per perdere oggi a Frosinone occorreva fare un’impresa. Come mai invece il Frosinone nel primo tempo non è stato brillante e poi nella ripresa è andato meglio?

“Questa cosa di Cosmi non l’ho sentita e quindi non mi posso esprimere. Alla sua seconda domanda rispondo semplicemente come ho detto altre volte: siamo questi. Non faremo mai un calcio super. Oggi magari non si visto ma avevamo tanti infortunati eppure le assenze non si sono sentite minimamente, chi ha giocato ha dato il massimo. Magari avevamo meno alternative sui cambi. Noi siamo una squadra che vince le partite. E siamo secondi, qualcosa di buono la faremo anche noi”.

Dal punto di vista psicologico, le do una impressione e poi vediamo se combacia con la sua: siamo i soliti nel primo tempo, poi facciamo gol e vinciamo. E’ la quarta volta che succede. Anche voi pensate, tutti, squadra e staff: prima o poi la sblocchiamo e vinciamo?

“Avere una difesa che ti fa prendere pochi gol dà coraggio alla squadra. Ma se fai gol, gli altri fanno fatica a fartelo. La difesa tiene, oggi mancavano due giocatori come Capuano e Brighenti là dietro ma non ce ne siamo accorti perché è stato bravo chi ha giocato. Bravi Szyminski e Krajnc. Questo è un marchio di fabbrica, questa è una squadra tosta. Non sarà mai bellissima ma a me va bene così. Magari quando si perde sarà un disastro perché giochiamo male e perdiamo. Ma ora non ci pensiamo. Lo scorso anno facevamo un calcio diverso a Perugia, è vero. Ma quando uno arriva in una nuova squadra non deve essere vanesio, deve sapersi adattare e non far vedere se stesso. La bravura è saper osservare quello che possono fare e dare una identità. Questa squadra ha un dna fantastico, un marchio di fabbrica vero da prima che arrivassi io. E chi vuole alterarlo? Questa è una esperienza anche per me. Per la mia formazione è eccezionale. Fino ad ora. Ma comunque non abbiamo fatto niente”.

Qual è il plusvalore che questa vittoria dà e che messaggio lancia a tutte le altre della serie B?

“Prima la classifica, si guarda sempre. E’ fondamentale. Il secondo messaggio è la squadra tosta, la prossima squadra che dovrà incontrarci saprà che avrà di fronte un’avversaria difficile”.

Ciano, Maiello, Bardi: che tipo di problemi? Magari ci serve una benedizione…

“Al Signore chiediamo altro tipo di benedizioni. Ciano si è fatto male, vedremo però con calma. Maiello ha avuto crampi e Bardi nulla”.

Il colpo di testa di Rohden, prima del gol, ha dato una scossa emotiva? Forse al Frosinone manca solo una spinta in questo senso?

“A volte aspettiamo troppo prima di essere pericolosi. Magari dovremmo essere più costanti nel tenere sotto pressione la loro difesa, invece seguiamo l’onda della partita invece di attaccarla”.

Cosa ha chiesto a Novakovich prima di entrare?

“Di correre ma lo chiedo a tutti. Noi avevamo preparato la partita per andare a prendere il loro play su palla centrale con Maiello. Una volta che ci portavamo sull’esterno, Maiello doveva andare a schermare davanti alla difesa e la punta opposta doveva andare a prendere il play”.

Cosmi ha detto anche che il Frosinone li ha aspettati perché sapeva che prima o poi avremmo commesso un errore. Ma nel primo tempo il Frosinone la palla l’ha vista veramente poco.

“Noi simo partiti forte, cercando di andarli a prendere alti. Anche se a tratti ci siamo abbassati. La gestione della palla nel primo tempo non è stata buona come anche per loro. Il primo tempo è stato brutto”.

Ha giocato in maniera diversa col 3-5-2 rispetto a Venezia?

“Sì, oggi per esemplificare siamo andati uomo su uomo”.

Brighenti rientra, non avrà Ciano. A questo punto quante possibilità ci sono di riavere Dionisi?

“Tante, lo stavo per far entrare perché avevamo Citro che non stava bene e lui mi ha detto: entro. Però doveva essere un’emergenza. Ma per la prossima credo che ci sarà”.

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