GUALTIERI AI CRONISTI: “SINTONIA TRA LE AREE LA CHIAVE DEL SUCCESSO”

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FROSINONE – E’ stata quindi la volta delle domande dei cronisti rivolte a Gualtieri.

C’è una grandissima sintonia nelle vostre parole, c’è un cauto ottimismo. A suo parere c’è parecchia strada da percorrere verso l’autofinanziamento?

“Non siamo molto lontani da quell’approdo che metta al sicuro da rischi per quanto riguarda il capitolo della sostenibilità economica. Mi è piaciuta la domanda, quando ha parlato di sintonia tra le varie Aree. Una sintonia che rappresenta la chiave del successo della struttura della Società, al di là dei successi che potranno arrivare dal campo. Quelli li vogliamo tutti. Il cauto ottimismo deriva dalla difficoltà dei tempi che viviamo. E alla difficoltà in Italia di costruire delle cose durature, noi abbiamo tutte le carte in regola per farlo e siamo consapevoli di poter migliorare. Il cauto ottimismo non deve essere scambiato per un abbassamento dell’asticella. Ma il nostro è modello unico, non sono presuntuoso quando lo affermo”.

L’interesse di investitori stranieri in quanto tempo potrebbe concretizzarsi?

“Questa è una domanda che va posta al presidente Stirpe”.

Il brand del Frosinone è cresciuto, è un dato di fatto. Ma il Presidente è stanco e vuole cedere la Società o sta cercando delle collaborazioni?

“Come ho risposto prima i dettagli non li conosco. Analizzando le sue parole che sono state ribadite da me poc’anzi, sono certo che qualsiasi cosa decida il Presidente su eventuali partnership non potrà prescindere da sicurezza e longevità del titolo del Frosinone Calcio, promozione del territorio, salvaguardia e incremento dei posti di lavoro. Il presidente questi punti li terrà sempre in testa alla sua ‘mission’, chiunque sarà il suo partner nel futuro”.

Il presidente Stirpe ribadisce ogni volta che il Frosinone deve fare un campionato compatibile dal punto di vista economico-finanziario. Che può essere proprio la serie B, a quanto pare. A meno che non arrivi l’arabo di turno…

“Non la penso così. La compatibilità e la sostenibilità economica non precludono l’ottenimento di risultati. Il Presidente parla di compatibilità con questa attuale compagine societaria. Se arriva qualcun altro e immette una forza economica nuova, cambiano gli obiettivi. Ma non dobbiamo porre limiti a quella che oggi è la sostenibilità economica del Frosinone Calcio. Se si guarda la classifica finale ogni anno, non coincide con la spesa di partenza dei Club. Personalmente ho vinto dei campionati al Crotone spendendo cifre basse, ma è successo anche altrove. Ci sono realtà come ad esempio Perugia e Ascoli che in questa stagione sono andate più avanti, il Cittadella nel passato. Ci sono club che hanno speso il doppio e che sono rimaste dietro. Il livello della serie B oggi in Italia non è affatto da poco, passando alla seconda parte della domanda. Il Presidente ha detto che si è divertito vedendo giocare il Frosinone, ci siamo divertiti tutti. Magari questo aspetto, unitamente ad altri, ha reso più dolce il finale. Quest’anno è andata così, il prossimo proveremo ad entrare nei playoff magari per vincerli ma questo lo vogliono tutti. Ma anche rimanere uno o due anni in questa serie B che ha assunto una dimensione differente non è un’onta. Oggi stare in B vuol dire che il prodotto lo vedono in 42 Paesi nel mondo”.

Lei ha parlato di uno sviluppo generale del Frosinone, anche dello Stadio. Che sviluppo può avere nel futuro? Anche nel calcio femminile?

“Il Presidente crede nel calcio femminile. Lo sviluppo degli eventi è fondamentale, abbiamo una persona, la dottoressa Clara Papa, che si occupa degli eventi. Ne faremo tanti nel secondo semestre di quest’anno, alcuni già in programma. Noi abbiamo in ballo tante belle cose, abbiamo sfiorato una amichevole della nazionale Femminile in vista degli Europei. Anche questo fa parte della crescita del brand, come ad esempio la serie televisiva che è stata girata qui. C’era un’amichevole importante, saltata per poco e che probabilmente si terrà a settembre non so se qui o altrove. Ma noi quotidianamente abbiamo richieste. E poi parlerei anche dell’apertura del ristorante ad ottobre all’interno dello Stadio”.

Il concetto di fidelizzazione, cosa c’è allo studio per arrivare a creare tanti nuovi tifosi?

“Abbiamo tanti progetti che sono stati già scritti. Stavano andando benissimo, li abbiamo interrotti per il Covid e non dobbiamo fare altro che riprenderli. E poi l’Academy, un vanto per la nostra Società, è un punto di forza per questo territorio che ci darà una grossa mano perché è volta alla fidelizzazione. Chi entra in quel circuito diventa inevitabilmente tifoso del Frosinone. A Fiuggi quando verrà completato il centro sportivo dove andrà una parte dell’Academy, si potranno fare dei numeri importanti. Quindi riprenderemo il progetto Experience grazie alla presenza dei calciatori, loro ci aiuteranno a fidelizzare i ragazzi”.

Il Frosinone vuole essere la casa della nazionale femminile.

“La Federazione ha recepito questa idea”.

Il Presidente ha detto che il 90% del fatturato della scorsa stagione è già consolidato. Che prospettive vi siete disegnati nell’immediato futuro?

“Ad oggi siamo al 96%, grazie al lavoro della struttura. Stiamo studiando delle nuove proposte che presenteremo ai nostri sponsor che verranno presentate in occasione dell’Open Day. C’è un Area in continua evoluzione, sicuramente aumenteremo i ricavi grazie all’attaccamento che hanno le aziende. Noi nei due anni di Covid abbiamo anche aumentato il fatturato. Ci sarà anche qualche novità all’interno dello Stadio. Per il prossimo anno possiamo pensare anche ad una ulteriore crescita”.

Tema allenamenti, molto caro ai tifosi. In futuro la Società sta studiando qualcosa per renderli fruibili all’esterno?

“Questo è un discorso di competenza assoluta dell’Area Tecnica e del mister. In questa direzione ci stiamo lavorando perché fa parte dell’aspetto emozionale. A Ferentino sono previste delle tribune. E una tematica alla quale siamo molto attenti”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

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