COPPA ITALIA SERIE C, LE GIALLAZZURRE CONQUISTANO LA FINALE
Palermo – Biundo, Gippetto, Piro, Dragotto, Cancilla, Chirillo, Priolo, Viscuso, Ciampi, Bruno, Incontrera. A disposizione: Ficalora, Aguglia, Ficano, Bonanno, Coco, Cracchiolo, Leto, Ingrassia, Navarro. Allenatore: Pipitone.
Frosinone – Nardi, Silvi, Neddar, Vaccari, Sgambato, Tata, Licari (dal 35’st Contena), Stibel, Collova, De Matteis (dal 40’st Leone), Maier (dal 44’st Ruzafa). A disposizione: Zuliani, Cacchioni, Prosperi, Bevilacqua, Palmieri, Zavarese. Allenatore: Foglietta.
Arbitro: Lazzara della sezione di Barcellona Pozzo di Gotto
Assistenti: Quattrotto e Fiore della sezione di Messina
Marcatori: 76’ Sgambato
Palermo – Il Frosinone nella semifinale della Coppa Italia di Serie C affronta in trasferta il Palermo in una partita ricca di emozione e tensione. Il primo squillo arriva poco prima del decimo minuto, è il Palermo a provare il primo affondo, quando Cancilla pesca Dragotto con un lancio lungo e preciso. L’attaccante rosanero salta un’avversaria e scarica un destro potente verso la porta. Ma Nardi si supera, e con un intervento da manuale tiene il risultato sullo zero a zero. Un campanello d’allarme, chiaro e forte. Intorno al ventitreesimo, è ancora Dragotto a spaventare le giallazzurre: su una punizione velenosa, Nardi esce con sicurezza ma il pallone rimane vagante. Dragotto ci si avventa e calcia a botta sicura, ma sulla linea spunta Neddar, che salva tutto con un intervento decisivo. Il Palermo fa paura, ma il Frosinone risponde colpo su colpo. La reazione arriva intorno al trentanovesimo: Sgambato prende palla, parte in percussione e semina la difesa avversaria. Entra in area e calcia con decisione, ma la sfera viene prima deviata e poi bloccata dal portiere siciliano. Una grande occasione, che dà fiducia e accende il fuoco.
Il secondo tempo si apre con un’occasione pericolosissima per il Palermo, a quattro minuti dal rientro in campo. Silvi sbaglia l’impostazione, Dragotto intercetta e calcia subito, ma per fortuna del Frosinone la palla sfila a lato, di pochissimo. Passano una manciata di minuti e sono le giallazzurre a rendersi pericolose in contropiede. Siamo intorno al cinquantasettesimo quando De Matteis lancia Maier in campo aperto: controllo e sinistro secco dal limite dell’area, ma la portiera avversaria è attenta e blocca a terra. Il Palermo continua a rendersi insidioso: al sessantaquattresimo è ancora Dragotto a ricevere palla in profondità, sola davanti alla porta. Calcia di prima intenzione, ma la conclusione è imprecisa e termina sul fondo. Un’altra grande occasione sprecata. Poi, la svolta. Al settantaseiesimo minuto, calcio di punizione dal limite per il Frosinone. Sul pallone va Sgambato. La numero 10 prende la rincorsa e disegna una parabola perfetta sul secondo palo. La palla si insacca con una precisione chirurgica. È il gol che fa esplodere di gioia la panchina e che cambia il destino della partita: uno a zero Frosinone. Passano solo tre minuti e Maier ci prova ancora con una botta dal limite, ma questa volta la mira non è precisa. Il Frosinone però ha in mano la partita. Il Palermo tenta il forcing finale, ma le ragazze di mister Foglietta stringono i denti e difendono con ordine e determinazione. È stata una partita tirata, tesa, palpitante. Ma alla fine, a festeggiare è il Frosinone, che con una prova di carattere ha battuto il Palermo e conquistato l’accesso alla finale di Coppa Italia di Serie C. Una vittoria sudata e meritata.