CONFERENZA STAMPA DIRETTORE DORONZO E MISTER ALVINI

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Frosinone – Il direttore generale Piero Doronzo e il mister giallazzurro Massimiliano Alvini hanno incontrato, nella sala stampa dello Stadio Benito Stirpe, i giornalisti. Di seguito un estratto della conferenza;

Mister tornando alla partita giocata sabato scorso contro il Modena: lei ha affrontato gli avversari con un determinato approccio offensivo. Non crede che, dopo il vantaggio ottenuto, la squadra abbia lasciato un po’ troppo spazio agli avversari, soprattutto a Zanimacchia?

“Credo che abbiamo sofferto più nel mezzo che sulle fasce. Loro sono una squadra molto forte e la partita è stata, a mio avviso, equilibrata. Non abbiamo sofferto particolarmente sugli esterni, ma era qualcosa di prevedibile”.

È soddisfatto dei punti ottenuti in queste dodici giornate?

“Sicuramente avremmo potuto avere due punti in più, quelli persi in casa contro il Sudtirol. Lì la partita l’avevamo in mano, ma abbiamo commesso degli errori. Nel calcio ci sono momenti in cui si possono perdere punti, ma credo che, ad oggi, il bilancio sia positivo”.

C’è un giocatore che l’ha particolarmente impressionata in questo inizio di campionato?

“Sinceramente farei un torto a molti se citassi solo qualcuno. Dal portiere, che è un prodotto della società, fino agli attaccanti, tutti stanno facendo bene. Faccio davvero fatica a parlare di un singolo. Questi calciatori devono avere l’ambizione e anche la sana presunzione di voler migliorarsi per crescere ancora”.

Mister, si vedono molte situazioni positive in questa squadra dove si nota la sua impronta. C’è la possibilità di vedere presto Koné al meglio?

“Mi piace allenare questa squadra, è un gruppo che dà gusto nel lavorarci. Per quanto riguarda Koné, siamo a sua completa disposizione per aiutarlo a migliorare. Ora che la sua condizione fisica sta crescendo, ci aspettiamo un apporto importante”.

Direttore, quest’anno è iniziato un nuovo progetto aziendale e tecnico. Ci sono obiettivi prioritari per questa nuova fase del ciclo Frosinone?

“L’obiettivo prioritario è ovviamente quello dei risultati. Il presidente ha dato delle linee in continuità con un percorso già intrapreso, puntando prima di tutto alla sostenibilità. La famiglia Stirpe fa sacrifici enormi per supportare una società di calcio che oggi ha un’organizzazione superiore a molte altre. Sostenerla in Serie B, dove i proventi sono ridotti, non è facile, ma con impegno e sacrificio ci si riesce. Il Presidente è stato chiaro: la squadra non è solo sua, ma della città”.

Mister, a Bari potremmo rivedere qualcuno degli infortunati di lungo corso?

“A Bari forse potremmo rivedere Marchizza, gli altri credo di no. Proviamo a valutare Monterisi, ma per Barcellà, Biraschi, Gori, Gelli Francesco e Selvini ci vorrà ancora un po’ di tempo”.

I valori del campionato che stanno emergendo in queste giornate sono quelli che si manterranno fino alla fine, o ci saranno sorprese?

“Il campionato è molto lungo, quindi è difficile dirlo. Il mercato di gennaio potrà cambiare qualcosa. I valori espressi finora sono più o meno quelli che mi aspettavo, anche se manca forse qualche squadra. In generale, però, la situazione è in linea con le previsioni”.

Direttore, è soddisfatto dell’andamento del campionato? Si aspettava di trovare il Frosinone quarto in classifica?

“Sì, sono soddisfatto, e lo è anche la società. In pochi se lo aspettavano all’inizio del campionato. Potevamo avere qualche punto in più, ma il percorso resta positivo. Già dal ritiro si percepiva che stava nascendo una bella empatia tra i ragazzi: si stimano, si vogliono bene, e quando c’è unione si può fare tutto”.

Mister, si aspettava un avvio di stagione così positivo?

“Credo che i risultati arrivino dal lavoro. Insieme al presidente e ai direttori c’è stata un’ottima intesa sui programmi, e questo ha portato risultati. Credo molto anche nella disciplina: nel mio percorso è fondamentale, e questa squadra l’ha dimostrato”.

Se al giro di boa il Frosinone dovesse trovarsi in questa posizione di classifica, se la giocherebbe fino in fondo?

“Io voglio vincere la Serie B. Non lo dico con presunzione, ma perché vengo da un percorso lungo e vorrei coronarlo tornando in Serie A dalla porta principale. Non mi tiro indietro nel dire che questo è e sarà il mio obiettivo. Sarà un’impresa, ma ce la vogliamo giocare. Sono fortunato a lavorare in una società che mi permette di fare calcio ad alti livelli. L’obiettivo immediato, comunque, è consolidare quanto stiamo costruendo”.

Direttore, ieri è stato rinnovato il contratto di Palmisani. Ci saranno altri rinnovi nei prossimi giorni?

“Palmisani era una situazione aperta da tempo. Abbiamo voluto legare alla squadra un patrimonio della società e della città: sta facendo un ottimo percorso. Anticipo che a giorni ci sarà anche il rinnovo di Gabriele Bracaglia. Per Ghedjemis non c’è bisogno, perché il suo contratto scade nel 2028. Stiamo comunque parlando con il suo agente di altre questioni, ma non c’è urgenza”.

Mister, come è stato accolto in città? Come si trova a Frosinone?

“Frequento Frosinone, mi trovo bene. La gente è simpatica e socievole. Sono felice, e questo mi aiuta anche nel lavoro. È una realtà tranquilla, ci sto davvero bene. Anche i miei amici, venuti a trovarmi, l’hanno apprezzata: ci sono tutte le condizioni per fare bene”.

Direttore, alla luce di questi risultati, qual è stata la molla che ha fatto scattare nei ragazzi questa reazione positiva?

“Sicuramente ci sono molti giocatori nuovi rispetto alla scorsa stagione. Chi è rimasto, invece, aveva voglia di riscatto dopo le delusioni dell’anno scorso. Le cose cambiano anche quando cambia lo staff tecnico, e il mister è riuscito subito a entrare nella testa dei ragazzi. È stata la nostra prima e unica scelta: aveva voglia di lavorare in questa realtà. Non ci sono ricette magiche, ma i risultati iniziali hanno portato entusiasmo, e questo ha aiutato molto”.

Mister, Calvani e Calò stanno sorprendendo: se lo aspettava?

“Sono due ragazzi molto disponibili al lavoro. Calvani è nazionale Under 21 e svolge un ruolo importante. Calò è un giocatore che stimo da tempo. Ma in generale sono tanti i ragazzi che stanno facendo bene: devono solo continuare su questa strada di crescita personale e di squadra”.

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