KARLO LULIC, IL GRANATIERE DEL CENTROCAMPO

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Un colosso per il centrocampo giallazzurro. Il direttore dell’Area Tecnica giallazzurra, Guido Angelozzi, incassa anche il sì per l’ingaggio di Karlo Lulic, 25 anni (è nato il 10 maggio 1996 a Nova Gradiska), quasi 1.90 di altezza, giocatore di proprietà dello Slavo Belupo che due stagioni fa ha militato in prestito in Belgio, al Waasland Bevereen, formazione che nel 2018-’19 vinse il campionato ottenendo la promozione nella massima serie.

Lulic conosce già il calcio italiano perché il suo cartellino tra il 2014 e il 2017 è stato di proprietà della Sampdoria anche se con la formazione maggiore a quei tempi allenata da Mihajlovic collezionò 1 sola presenza, in Coppa Italia (2-0 al Brescia). Più continuo il percorso con la Primavera blucerchiata allora allenata da Enrico Chiesa e con la quale prese parte alla fase finale dei playoff, dopo 15 presenze e 3 reti in campionato. Le cronache del tempo raccontano che gli uomini-scouting della Samp bruciarono la concorrenza di club come la Roma, il Borussia Dortmund e il Liverpool. Anche se poi la stessa Samp non concesse al ragazzo il tempo necessario all’ambientamento nel campionato italiano. Le cronache di quei tempi lo paragonarono ad un certo Fabregas, quindi il classico ‘dieci’ che detta i tempi di gioco. Per lui dopo l’esperienza alla Sampdoria il ritorno in patria dove però non ha perso certezze e consapevolezza dei propri mezzi.

Lulici, a dispetto del cognome, si è detto più volte tifosissimo della Roma e di Totti.

Con lo Slavo Belupo il neo giallazzurro – un centrocampista centrale di piede destro – aveva il contratto in scadenza nel giugno 2022, il Frosinone ha lavorato di fino per assicurarsi il ragazzo. Al termine dell’ultimo campionato il giocatore era entrato nel mirino del Torino. Proprio con la formazione croata si è infatti posto all’attenzione nel campionato scorso: per lui ben 33 partite nel massimo campionato del suo Paese che dal 2013-’14 – fatta eccezione per le parentesi in Italia, in Belgio e nel campionato ceko nel Bohemians – lo ha visto protagonista con una regolarità impressionante. Si contano 121 gare spalmate in sei stagioni, comprese le 5 del campionato attuale. Esordio per lui da vero enfant prodige del calcio croato, a 17 anni, con la maglia dell’Osijek. Ma la sua prima squadra è stata la piccola Graniar Laze per passare poi al NK Mladost Cernik, club che ha lasciato a 14 anni per unirsi al vivaio dei biancocelesti. Inizialmente viene aggregato alla formazione Under 17, successivamente a soli 17 anni, il 26 maggio 2013 esordisce tra i “grandi” nella gara contro il Cibalia. Nello stesso mese partecipa all’Europeo con i suoi pari età e in tre partite riesce a conquistare tanti osservatori di molte squadre di vertice europee. Nel suo corposo curriculum calcistico ci sono tutte le maglie delle selezioni giovanili della Croazia, dall’Under 15 all’Under 21.

Dal punto di vista tecnico-tattico, il neo giallazzurro è un ambidestro in possesso di una buona tecnica, visione di gioco e dotato dal famoso ‘strappo’ che nella zona nevralgica del campo può fare la differenza. E’ un elemento che in mezzo al campo ha ricoperto i ruoli di regista, di intermedio ma anche di trequartista. Interessante anche nel ‘confezionamento’ di assist, si fa notare anche negli inserimenti nell’area avversaria.

Nelle ultime ore erano uscite alcune sue interviste, la testa agli impegni di campionato. Ora c’è il Frosinone, l’Italia. Una nuova ribalta per lui. E perché no, anche una bella rivincita.

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